Approfitto per rispondere a Gianni, che già mi aveva chiesto nell'altro argomento.
Semplicemente le esperienze che ho avuto in Brasile di lavoro e di relazioni con la gente mi hanno fatto maturare una repulsione viscerale verso tutto quello che riguarda quel paese.
Sicuramente perché non sono assolutamente d'accordo con chi dice che i brasiliani siano brava gente calorosa ed accogliente. Al contrario, ho avuto a che fare con gente disonesta, approfittatrice, avida ed ingrata, pronta a farti pagare caro ogni più piccolo favore e sempre pronta a sfruttare le possibilità economiche di una persona che si mostri un po' gentile. Uomini e donne, che spesso mi hanno dato da pensare di non azzardarsi mai a fare niente per niente.
E poi l'ignoranza, i problemi di disoccupazione, miseria, di cui quel Paese è pieno. Con un governo che a parole combatte lo sfruttamento sessuale minorile, dall'altra ci chiude un occhio sopra, accettandola come fonte di guadagno. Abbiamo visto sfacciati sfruttatori di bambine venire arrestati e poi rilasciati poco tempo dopo. Il che può voler dire una cosa sola: che tra i papponi i pezzi grossi sono tanti.
Senza contare che il governo in carica si è visto protagonista di scandali riguardo concussione, brogli elettorali, finanziamenti illeciti al partito, nepotismo, giri di bustarelle mazzette e appalti truccati che al confronto Craxi & co. erano dei poveri merli.
Ma la gente non sa, non si interessa, ignora cosa succede al governo e cosa succede intorno a loro, dove ci sono rapine furti omicidi e violenza a gogò. Oltre alla gente che muore ammazzata per la strada o semplicemente di fame, nelle baraccopoli.
Sorvolo sugli obbrobri, sulla sporcizia e sullo stato (pietoso) delle città (bidonvilles escluse naturalmente).